La sindrome del colon irritabile è il disturbo più comune tra i disturbi intestinali ed è associato con i seguenti e riccorrenti disturbi per almeno tre mesi:
Sia fattori fisiologici che fattori psico-sociali possono essere responsabili del dolore e dei sintomi. Nel modello cognitivo comportamentale è centrale il modo in cui la persona pensa ai suoi sintomi. Secondo tale modello i sintomi e l'angoscia sono mantenuti dall' interazione di diversi fattori psicologici, sociali, e fisiologici. Cognizioni come per esempio "ci deve essere una spiegazione medica per questo dolore" induce a comportamenti, come quello di richiedere continue visite mediche, che incrementano l'attenzione e l'ipervigilanza verso le sensazioni corporee, quindi l'ansia e ad un' attivazione fisiologica che conduce ad una aumentata sensibilità verso il dolore. Nel corso di tale processo tutte le sensazioni vengono amplificate e sperimentate come più nocive ed intense e possono portare ad ulteriori pensieri che qualcosa è stato trascurato e quindi ad un' ulteriore attivazione fisiologica e osservazione di sè che amplifica le altre sensazioni corpreee. L'errore cognitivo sta nel fatto che tali sensazioni vengono considerate prova dell' esistenza di una causa organica.
In alcuni casi può essere utile l' esposizione comportamentale con lo scopo di rompere il circolo vizioso mantenuto da convinzioni disfunzionali e da comportamenti di evitamento e isolamento. L'esposizione può servire a desensibilizzare e a fornire prove contro le aspettative catastrofiche ( es le persone rideranno di me).
Dott.ssa Sonia Guardini
Psicologa Psicoterapeuta
Verona
Psicologa Psicoterapeuta
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Iscritto all'Ordine degli Psicologi della Regione Veneto col n.2782 dal 1997