Il 6% delle giovani donne italiane tra i 12 e i 25 anni soffre di disturbi alimentari. Questi i numeri: l’incidenza dell’anoressia è pari allo 0,5%, quella della bulimia tra l’1 e il 2% e quella degli altri disturbi alimentari non altrimenti specificati (i cosiddetti “Ednos”, Eating disorders not otherwise specified) tra il 3 e il 4%. I settori in cui il problema è più diffuso sono quelli della moda e dello sport (soprattutto nella danza) e se si tiene conto anche delle situazioni non ancora patologiche, la percentuale delle giovani che ne soffre arriva al 10%.
La tua ragazza si preoccupa troppo del suo corpo? Il vostro partner vi chiede troppo spesso “sono grasso”? Siete ossessionate per qualche chilo in più? Siete in continua lotta con la bilancia? Queste e molte altre sono le situazioni che alle volte, anche se sottovalutate, nascondono un disagio. Se consideriamo, inoltre, che spesso i media trasmettono messaggi fuorvianti sui modelli ai quali ispirarsi si può capire la necessità di diffondere delle informazioni più chiare sui disturbi dell’alimentazione. Questa esigenza nasce dall’analisi della diffusione dei disturbi dell’alimentazione che si può considerare a tutti gli effetti allarmante: 65. 000 giovani necessitano di cure per i disturbi dell’alimentazione, mentre tra i 15 e i 25 anni 300.000 ne sono affetti in forma più o meno grave. Riguardo il problema dell’obesità, inoltre, studi epidemiologici indicano che la prevalenza del sovrappeso e dell’obesità stanno aumentando in modo preoccupante
Condotte compensatorie inappropriate per prevenire l'aumento del peso (vomito, uso lassativi, diuretici, eccessiva attività fisica.)
Le abbuffate e le condotte compensatorie si verificano entrambe in media almeno due volte alla settimana per tre mesi.
Un' autostima profondamente influenzata dalle forme corporee
Come capire se si soffre di bulimia nervosa:
Altri segnali di avvertimento della presenza di anoressia:
Infatti, maggiormente noto come binge eating disorder (BED), è uno dei ed è la più importante sindrome inclusa nella categoria dei disturbi dell’alimentazione atipici (una serie di condizioni che non rientrano in un quadro di Anoressia).
Le persone che soffrono di questo disturbo si abbuffano, ma non usano in modo regolare comportamenti di compenso come nella bulimia nervosa, inoltre non seguono una dieta e tendono a mangiare in eccesso anche al di fuori delle abbuffate, ciò spiega perché nella maggior parte dei casi sia presente una condizione di sovrappeso.
L’obesità è una delle patologie più diffuse, al punto da essere considerata quasi un’epidemia tra i paesi industrializzati e in quelli in fase di evoluzione tecnologica. I tassi di incidenza sono infatti in rapida crescita e raggiungono anche il 70% della popolazione adulta.
È riconosciuta come una malattia ad andamento cronico ed uno dei maggiori fattori determinanti in molte malattie non trasmissibili come il Diabete mellito non insulino-dipendente e Malattie coronariche, ma anche incrementa il rischio di Disturbi biliari, di alcuni tipi di Cancro, di Disordini muscolo scheletrici e Respiratori.
ECCO PERCHÉ SOPRA UN CERTO LIVELLO DI PESO, L’ECCESSO PONDERALE DEVE ESSERE CONSIDERATO UNA MALATTIA CRONICA!
Valori di riferimento
Sottopeso < 18.5
Normopeso da 18.5 a 24.9
Sovrappeso da 25.0 a 29.9
Obesità di classe I (moderata) da 30.0 a 34.9
Obesità di classe II da 35.0 a 39.9
Obesità di classe III BMI > 40
Dott.ssa Sonia Guardini
Psicologa Psicoterapeuta
Verona
Psicologa Psicoterapeuta
Partita IVA 03389390232
Iscritto all'Ordine degli Psicologi della Regione Veneto col n.2782 dal 1997